MPS, i piccoli azionisti vogliono il commissariamento

mpsPaolo Emilio Falaschi, avvocato e azionista di minoranza e legale di un gruppo di centinaio di piccoli soci, ha inviato una lettera alla Banca Centrale Europea sostenendo che per Monte dei Paschi di Siena l’unica strada è quella dell’amministrazione controllata.

Falaschi è altresì l’autore di un esposto sulla base del quale la procura di Siena ha aperto un’inchiesta per falso in bilancio e per manipolazione di mercato, indagando Alessandro Profumo, ex presidente dell’istituto di credito, e Fabrizio Viola, amministratore delegato. Gli atti sono poi stati trasferiti, come prevedibile, a Milano, per competenza.

La lettera ricevuta dalla Sezione analisi delle regolarità – unità segnalazione delle violazioni della Bce, è stata poi inoltrata agli analisti competenti, e – si legge in una risposta provvisoria – verrà valutata sulla base delle competenze di vigilanza.

Tornando alle vicende giudiziaria, Fabrizio Viola ha dichiarato che la sua iscrizione nel registro degli indagati per falso in bilancio e per manipolazione di mercato sarebbe un mero atto dovuto. Il manager ha poi sottolineato che l’esposto è come se da un lato “si inquadra nell’obbligo di procedere a fronte di un esposto”, dall’altra parte “è supportato dalla trasparenza, dalla qualità e dalla quantità di informazioni documentate, dagli esiti delle verifiche delle Autorità che la banca, con la sua attuale dirigenza, in questi quattro anni ha fornito insieme a un fattivo e continuo contributo alle richieste”.

L’impressione è che la vicenda porterà con se un lungo strascico giudiziario, che probabilmente andrà di pari passo con il tentativo di faticoso risanamento dell’istituto di credito. Vedremo, nei prossimi mesi, in che modo andrà a dipanarsi quella che, nel bene o nel male, è la storia evolutiva di uno dei principali pezzi del sistema creditizio italiano.

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