Mercati azionari alla prova delle crisi internazionali

bceL’abbattimento dell’aereo sui cieli ucraini, e l’approfondirsi delle tensioni tra Israele e Palestina, stanno mettendo a durissima prova i mercati internazionali. La crisi geopolitica che preoccupa il vecchio Continente (e non solo) sta infatti premendo al ribasso tutti i principali indici di Borsa, con Milano che – al momento in cui scriviamo – contiene le perdute in un – 0,12% (FTSE MIB a 20.579,51) dimostrandosi una delle Borse in grado di reggere meglio l’impatto del ciclone globale.

Complessivamente, a nuocere ai mercati internazionali è anche il fatto che il fronte macroeconomico non sembra offrire spunti di particolare interesse per la giornata odierna, fatta eccezione per alcune statistiche in corso di diffusione sul mercato statunitense che, tuttavia, riteniamo abbiamo ben pochi riflessi sulla finanza europea. In Europa, a proposito, non si segnalano appuntamenti macro di rilievo, e la sola pubblicazione del consueto bollettino trimestrale di Bankitalia ha così catturato l’attenzione dei media. Rileviamo inoltre come la bilancia delle operazioni correnti Ue abbia chiuso il primo trimestre dell’anno con un surplus di 25,4 miliardi di euro (0,8% del Pil), in calo rispetto ai 32,7 miliardi di euro del trimestre precedente e, soprattutto, dei 32,9 miliardi di euro del primo trimestre 2013.

Con l’andamento delle borse occidentali debole, ma non gravemente colpito, a subire gli effetti più negativi è dunque la Borsa di Mosca, diretta interessata dalla crisi con l’Ucraina. I listini moscoviti chiudono il sesto giorno consecutivo in calo, portandosi ai livelli minimi dalla fine di maggio ad oggi. Le sanzioni che sono state recentemente annunciate nei confronti della Russia potrebbero aggravare ulteriormente il già drammatico scenario.

In ambito valutario, rileviamo come l’euro sia stabile sul dollaro, con quotazione di 1,3522 euro sul biglietto verde. Lo spread tra i Btp decennali italiani e gli equivalenti Budn tedeschi si è invece allargato a quota 165 punti base (il rendimento dei titoli di Stato a 10 anni sul mercato secondario è oggi del 2,8%).

Infine, con un rapido sguardo ai mercati asiatici, rileviamo come la Borsa di Tokyo abbia chiuso in flessione (-1%), sulla scia delle tensioni geopolitiche che corrono il rischio di riguardare anche l’Oriente.

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