Investire sulle commodities, previsioni sul petrolio e sull’oro

Aggiorniamo oggi le nostre previsioni sugli investimenti nelle materie prime, con alcuni rapidi focus sul petrolio e sui principali metalli preziosi.

Cominciamo con il petrolio. La notizia più appetibile delle ultime ore è che il ministro del petrolio iraqeno ha dichiarato come l’export del greggio potrebbe accelerare nel corso dei prossimi mesi, considerato che gli scontri in atto nelle regioni settentrionali del Paese non sarebbero in grado di danneggiare la produzione di petrolio e le esportazioni dalle regioni meridionali, sicuramente a minore rischio di crisi civile rispetto a quanto avviene invece nel Nord. In particolare, secondo quanto dichiarato dal ministro, “le società petrolifere straniere stanno operando normalmente in Iraq”. Intanto, negli Stati Uniti, il Dipartimento dell’Energia ha comunicato come le scorte totali di petrolio siano cresciute di 1,7 milioni di barili a 388,1 milioni: una notizia che ha colto di sorpresa lo stesso dipartimento, per la gioia degli analisti.

Passando ai metalli preziosi, la notizia del giorno proviene invece dalla Cina, dove un report del National Audit Office rivela come le autorità locali abbiano scoperto che prestiti per un ammontare di oltre 15 miliardi di dollari avrebbero avuto come garanzia delle transazioni di oro… totalmente fasulle. I contratti sarebbero infatti stati strutturati solamente per poter guadagnare dal differenziale tra i tassi di interesse domestici e quelli stranieri, e dall’apprezzamento della stessa valuta cinese, lo yuan.

Secondo le stime del World Gold Council, invece, nel 2013, in Cina, sarebbero circa 1.000 le tonnellate di oro che sarebbero state vincolate da contratti finanziari in cui le materie prime sono state usate per poter ottenere credito a fronte di restrizioni sui prestiti tradizionali. Uno scandalo che si aggiunge ai precedenti e, soprattutto, ai segnali continui di possibili frodi nei contratti di finanziamento basate sui metalli preziosi e su altre materie prime: basti considerare, in merito, che al porto di Qingdao le autorità locali stanno ancora indagando per alcune sospette frodi sul rame e sull’alluminio, depositate presso i magazzini al fine di concedere garanzia sui prestiti.

Chiudiamo infine con un piccolo sunto delle novità agricole. Anche in questo caso gli spunti più interessanti arrivano dalla Cina, dove il governo locale ha annunciato l’incremento delle riserve domestiche di cereali di 25 milioni di tonnellate nel 2014, per un livello sufficiente per la copertura di almeno sei mesi di consumi. Nel corso dei prossimi due anni sono invece stati preannunciati incrementi di 50 milioni di tonnellate della capacità di stoccaggio.

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