Opzioni binarie su energia e metalli, consigli per investire a inizio dicembre

Sono giornate lievemente movimentate, quelle che riguardano le commodities. Negli ultimi giorni le quotazioni del petrolio sono calate dopo le considerazioni dell’OPEC e dopo che quanto accaduto tra Turchia e Iraq, con il governo regionale curdo che ha venduto petrolio in Turchia sfidando – di fatto – il governo centrale che per ritorsione ha bloccato i pagamenti verso la regione curda.

A novembre le parti avevano già raggiunto un accordo parziale, secondo cui petrolio della regione semi-autonoma (150.000 barili al giorno) avrebbe dovuto essere scambiato con ricavi (500 milioni di dollari americani) provenienti dall’amministrazione centrale. Ebbene, secondo un portavoce curdo ieri è stata raggiunta un’intesa che implica il governo regionale curdo a pompare 300.000 barili al giorno di petrolio Kirkuk nell’oleodotto verso la Turchia in cambio dello sblocco di parte dei pagamenti provenienti dal governo centrale.

Sotto il profilo dei metalli, è appena stato pubblicato un report del World Platinum Investment Council, secondo il mercato del platino è atteso in deficit di 885.000 once, il terzo deficit annuale consecutivo, per la contrazione della produzione sudafricana (-31%).

Ne è conseguito che le scorte di platino sono oggi stimate in 2,56 milioni di once alla fine del 2014, in calo rispetto ai 3,445 milioni di once alla fine dello scorso anno. Nel 2015, la produzione raffinata probabilmente aumenterà dato che le miniere in Sudafrica dovrebbero recuperare, ma complessivamente il livello dovrebbe rimanere inferiore a quello riscontrato nel 20143.

Sul fronte dell’oro, ricordiamo come la China Gold Association, abbia stimato che il prossimo anno la Cina vedrà un rallentamento del proprio ritmo di crescita della produzione di oro dal 10% registrato nel 2013, dato che i prezzi calanti hanno disincentivato le miniere a espandere la propria capacità. Tuttavia, è bene ricordare, la produzione d’oro cinese dovrebbe comunque superare le 470 tonnellate, in rialzo dal record dello scorso anno di 428 tonnellate.

Sempre stando alle stime del World Gold Council, infine, la domanda d’oro cinese potrebbe scendere a 950-1.000 tonnellate dal record dello scorso anno di 1.275,1 tonnellate.

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