Mercati finanziari, cosa è accaduto la scorsa settimana

segnali di tradingLa chiusura della scorsa settimana ha mostrato mercati azionari particolarmente volatili, con i principali indici europei contrastati. Sicuramente più lineare l’andamento del mercato obbligazionario, la cui reazione negativa è stata ricondotta all’effetto delle parole del presidente Mario Draghi, in assenza di segnali di nuovi interventi nel breve.

In tal senso, i rialzi dei rendimenti hanno interessato sia il debito core che quello periferico, concentrati sulle scadenze più lunghe. Per quanto attiene la sola curva italiana dei tassi, il BTP a 2 anni si conferma poco sotto la soglia dello 0% e il decennale cumula un rialzo lieve a quota 1,45%. Ad appesantire il mercato secondario contribuisce anche l’abbondante offerta di primario, con l’emissione di 7,5 miliardi di bond francesi e 2,5 miliardi di titoli spagnoli. È invece di questa settimana lo sbarco dei titoli italiani, con 750 milioni di BTPei 2024 in asta ieri, seguiti da BOT e CTZ oggi.

Sui mercati valutari, l’euro è balzato ai massimi di seduta all’inizio della conferenza stampa di Draghi, fino a ridosso di 1,14, salvo poi ritracciare pesantemente nei confronti del dollaro rientrando addirittura sotto 1,13. Ne sono seguiti movimenti anche ampi (come quello contro yen) sulla scia di notizie che segnalano possibili interventi espansivi da parte della BoJ con effetti positivi per le banche. La riunione della banca centrale della prossima settimana dovrebbe portare nuove misure, con probabile riduzione del tasso overnight in territorio ancora più negativo (con potenziale remunerazione alle banche per prestiti erogati dalla BoJ) e possibili ampliamenti (qualitativi e quantitativi) del programma di acquisti.

Per quanto attiene invece il dollaro, cresce l’attesa per l’imminente FOMC. Non dovrebbe apportare cambiamenti alla politica dei tassi, ma sarà interessante leggere le dichiarazioni riscontrate a margine di tale avvenimento.

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